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LEONETTO AMADEI

  Nato a Seravezza (Lucca) nel 1911, laureatosi giovanissimo in Giurisprudenza, iniziò la professione di avvocato nello studio legale dell’on. Luigi Salvatori, figura di primo piano dell’Antifascismo versiliese.

  Prestò servizio militare come ufficiale dell’Artiglieria Costiera e, durante la Seconda Guerra Mondiale, fu inviato nell’isola di Lero, come comandante di una batteria. Dopo l’armistizio, fu tra i protagonisti della resistenza che, per 52 giorni, le truppe italiane opposero ai Tedeschi, tanto da essere insignito, nel dopoguerra, di medaglia d’argento e di bronzo al valor militare. Dopo la resa, fu internato militare in Germania e in Polonia, rientrando in patria nell’estate 1945, dove riprese l’attività di avvocato.

   Iscrittosi al Partito Socialista, fu eletto deputato all’Assemblea Costituente e nominato tra i 75 membri della Commissione per la stesura della Costituzione.

 Riconfermato ininterrottamente alla Camera dal 1948 al 1972, fu presidente della Commissione giustizia nel 1963, sottosegretario agli Interni nel primo, secondo e terzo gabinetto Moro (1963-’68), sottosegretario di Grazia e giustizia nel I gabinetto Rumor (1968-’69). Nominato giudice della Corte costituzionale (1972), ne  divenne Presidente dal 1979 al 1981.

  Mantenne sempre uno stretto legame con la Versilia, ricoprendo anche le cariche di Consigliere Comunale a Seravezza ed a  Pietrasanta e di Consigliere Provinciale a Lucca. Dirigente nazionale dell’ANPI, contributi costantemente all’attività della sezione di Pietrasanta. E’ deceduto nel 1997.

 Motivazione della Medaglia d’Argento al Valor Militare: “Comandante di Gruppo in base navale stretta d’assedio da preponderanti mezzi nemici infondeva nei dipendenti elevato spirito combattivo e li spronava a continuare la lotta anche quando, in conseguenza della violenta offensiva nemica, le sue batterie non potevano sparare che con un numero molto limitato di cannoni. Sopravvenuto lo sbarco nemico dal cielo e dal mare, dava opportune disposizioni, spesso d’iniziativa, per efficaci azioni di fuoco contro mezzi navali e contro truppe tedesche sbarcate, riuscendo ad affondare con le sue batterie 5 mezzi navali nemici. Batteva inoltre incessantemente con azione protrattasi per più giorni, le posizioni delle truppe tedesche sbarcate, riscuotendo il plauso dello stesso comando alleato. Esempio di serena fermezza, sprezzo del pericolo ed elevato senso del dovere. Gruppo Contraereo Nord- Lero, 26 settembre-16 novembre 1943”.

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